Squola

Qual’è la celebrissima statua affianco alla squola?

Questa frase vi fa venire i brividi? Vediamo perché.

Capita a tutti, improvvisamente esitiamo di fronte a una parola che solitamente usiamo senza nemmeno pensarci. Si scrive “qual’è” o “qual è”, il superlativo di celebre è “celeberrimo” o “celebrissimo”, si scrive “a fianco” o “affianco” e tutti noi siamo andati a “squola” o a “scuola”?

Apostrofi e apocope

Qual è rientra nella categoria chiamata apocope (detto anche troncamento) che indica la caduta di un fono finale e non delle elisioni che richiedono l’apostrofo davanti a una parola al femminile. Lo stesso fenomeno può verificarsi sia davanti a una vocale (qual è) sia davanti a una consonante (qual buon vento).

I superlativi

Tutti ricordiamo la semplice regola del suffisso ”-issimo” per creare un superlativo. Celebre però fa parte di quei pochissimi (in tutto sono circa 12) superlativi irregolari che richiedono il suffisso “-errimo”. Volete conoscere anche gli altri? Acerrimo, asperrimo, celerrimo, integerrimo, miserrimo, pigerrimo, pulcherrimo, sacerrimo, saluberrimo, teterrimo, uberrimo. Avete ragione, alcuni non fanno sicuramente parte del gergo comune.

Affianco o “a fianco”?

Un altro errore molto frequente riguarda il concetto di “a lato di” che si scrive appunto in due parole a fianco. Affianco non è altro che la prima persona singolare del verbo affiancare.

Q o C?

Credo che ormai solo poche persone commettono l’errore di scrivere scuola con la q anziché con la c. Ma sareste altrettanto sicuri di fronte a parole come evacuare, proficuo, promiscuo, riscuotere o innocuo? Ma queste omai le conosciamo tutti!

Immagine via Flickr: Lesson learned ! – Paolo Soro (CC BY-SA 2.0)



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