Glu,glu glu… sono queste le parole più conosciute sott’acqua. Purtroppo, se pronunciate, rappresentano anche la fine della chiacchierata. Per questo motivo i sub hanno creato un linguaggio dei segni specifico per le immersioni.
Incredibile ma vero, sott’acqua ci si può raccontare di tutto e di più e senza creare fraintendimenti tra uomini e donne:
- Come stai? Tutto ok?
- Dai, abbiamo visto abbastanza. Torniamo in superficie.
- Hey guarda, ci sono uno squalo, un delfino, un’aragosta, una razza e anche Nemo!
Naturalmente usando solo pochi segni essenziali. A differenza della lingua dei segni per sordomuti, il linguaggio subacqueo è internazionale e non varia con la lingua orale parlata dal rispettivo sub.
Per diventare un sub è necessario ottenere un brevetto che consiste in immersioni in piscina, in mare o nel lago, nell’apprendimento dell’attrezzatura subacquea nonché del linguaggio dei segni.
Dimentichiamo per ora le varie tabelle d’immersione, l’erogatore, la maschera, le pinne, l’assetto neutro, lo scambio d’aria e la risalita d’emergenza controllata e passiamo direttamente a quello che ci interessa: il linguaggio.
Per comunicare sott’acqua, bisogna seguire delle regole ben precise e una delle regole più importanti è che ci sia contatto visivo tra i due chiacchieroni. Una volta stabilito, si può cominciare dare inizio alla conversazione. I segni vanno fatti in modo chiaro e ben visibile, preferibilmente posiziondosi davanti al buddy e tenendo la mano davanti al petto.
Per chiedere: “Tutto ok? Come va?”, basta quindi creare un cerchio con l’indice e il pollice e se tutto va bene, il buddy risponderà con lo stesso segno. In caso contrario ondeggerà la mano aperta e indicherà cosa non va attraverso uno di questi segni:
- indicare l’orecchio à dolore all’orecchio,
- aprire e chiudere la mano e indicare dov’è il dolore à un crampo,
- roteare il dito vicino alla testa à nausea o narcosi d’azoto,
- mano che taglia il collo à aria finita.
Ovviamente, lo scopo di andare sott’acqua è quello di vedere tanti bei pesci colorati. Anche per questi è stato creato un segno. Vediamo se ne indovinate alcuni… e buon divertimento nella prossima immersione.
Immagine via Flickr Bonaire diving – Dan Hershman (CC BY 2.0)